La Grammatica del dono – I biscotti che sanno di buono

di Melucci Federica


I bambini e le bambine della scuola dell’infanzia G. Zavalloni sono andati/e a scuola da un artigiano, l’artigiano del pane, Andrea, che con garbo, delicatezza e maestria ha accolto a casa sua, il forno di Via Balilla “Bread Heritage”, in tre giornate diverse, i 77 bambini e bambine della scuola.
Uno scompiglio, un chiaccericcio di voci piccole, così come le mani indaffarate a fare i biscotti, hanno abitato il laboratorio del forno, normalmente abituato al rumore silenzioso dei macchinari e alle grandi e sapienti mani di Andrea e di sua moglie durante le ore notturne.
Un tempo e uno spazio dedicato, messo a disposizione con semplicità, con quella gratuità e gentilezza di chi non vuole niente in cambio, basta un sorriso, una canzone, un piccolo gesto, niente di più. La magia è tutta li, in quella relazione che si crea, in quel movimento che ci sposta, in quel processo di conoscenza reciproca, in quel dialogo fatto di occhi e parole impastati insieme.
Educare significa trarre fuori, portare e condurre i bambini verso nuovi percorsi, è un moto a luogo, i protagonisti non abitano nello stessa casa, ma si spostano, vanno l’uno verso l’altro e qui l’altro, l’adulto, gli offre tutto: il suo sapere, il suo fare con le mani, il suo cuore e anche i suoi ingredienti segreti; solo così ci può essere apprendimento che sia duraturo ed efficace perché vissuto in prima persona attraverso la pratica e l’esperienza e veicolato e fissato dal ri-cor- do come un momento gioiso e coinvolgente. Ecco la scuola delle cose vere perché tutto non si risolva in una grande simulazione.
I bambini hanno diritto alla relazione intesa come base sicura, dunque scoprire e visitare fuori casa e fuori scuola un luogo accogliente che per un giorno si è fermato e fatto a misura di bambino è un bel esempio di comunità educante, di villaggio che sa prendersi cura e di adulti competenti.
I bambini hanno diritto a un buon inizio, a mangiare cose sane, fatte con materie prime di qualità, cucinate con attenzione, con passione, con il tempo lento delle cose fatte bene, con la sapienza di un mestiere antico che passa da padre a figlio, che abbiamo scoperto, essere il tratto distintivo di Andrea e della sua famiglia.
I biscotti fatti insieme hanno il gusto delle cose buone, hanno il sapore unico dell’autenticità e come dice Andrea: “se il fornaio ci mette il cuore i biscotti vengono meglio”.