di Daniela Arlotti
I bambini provano una strana impressione ammirando per la prima volta un’opera di Arcimboldo: sono divertiti, un po’ spaventati e incuriositi.
Non lo sanno ancora ma stanno sperimentando per la prima volta il senso del GROTTESCO.
E' successo anche in 3^A.
Le opere di Arcimboldo fanno sorridere, ma al contempo inquietano, come se ci si trovasse di fronte a creature aliene che, forse, in qualche parte dell’universo potrebbero esistere davvero.
I suoi dipinti sembrano giochi di parole realizzati con le immagini, prove di abilità create per stupire l’annoiato pubblico delle corti di Asburgo, ma forse la realtà non è così semplice.
Arcimboldo, oltre che un abile artista era un uomo di cultura, con una passione per i significati simbolici nascosti dietro le immagini. Era un uomo che dietro la realtà evidente riusciva a scoprirne un’altra nascosta, misteriosa eppure visibile a tutti.
Dopo aver raccontato la sua vita e la particolarità del suo stile, i bambini hanno realizzato "il loro personaggio" ritagliando cibi e bevande dalle offerte dei supermercati e interpretandole liberamente a seconda della loro ispirazione.
Ne è uscita fuori una coloratissima galleria di piccole, grandi opere d' "arte bambina".