Costruire una mummia interattiva

di Roberta Lombardi

Da qualche tempo seguo affascinata i progetti pubblicati su Instagram da moonshotkidz, una maker che vive in Florida e si occupa di tinkering per bambini.

I suoi progetti sono tutti fattibili e i materiali utilizzati si acquistano facilmente sul web a prezzi abbordabili.

Tra i vari progetti pubblicati, mi hanno subito incuriosito quelli che utilizzano l’interruttore Reed, o sensore Reed. Si tratta di un interruttore elettrico, che si attiva in presenza di un campo magnetico. È composto da due o più linguette metalliche ferromagnetiche, che si muovono quando si avvicina un magnete: 

  • quando il magnete si allontana, le linguette tornano in posizione di riposo, riaprendo il circuito elettrico;
  • quando il magnete si avvicina all’interruttore, le linguette si muovono fino a toccarsi, chiudendo il circuito elettrico.

Tra i vari progetti di moonshotkidz realizzati con gli interruttori Reed, quello che mi è piaciuto subito è la mummia egizia, perchè si adatta perfettamente al programma di storia della classe quarta. Il progetto è visibile a questo link: https://www.instagram.com/p/C_DUGp9R8z2/

Il progetto è formato da una base con la mummia e un sarcofago a parte. Sotto la mummia si costruisce il circuito con la batteria a bottone, lo scotch di rame, l’interruttore Reed e un led rosso, che illumina gli occhi della mummia. Il sarcofago, spostato a destra per svelare la mummia, accende il led grazie al magnete attaccato sul lato non colorato che si posiziona sull’interruttore Reed.

Per realizzare il progetto occorrono:

  • un LED rosso
  • scotch di rame alto 5mm
  • una batteria a bottone da 3v (CR2032)
  • un interruttore Reed (normalmente aperto)
  • un magnete (neodymium)
  • cartoncino bianco A4
  • pennarelli
  • carta da lucido (da incollare sotto gli occhi della mummia)
  • scotch trasparente (per attaccare il magnete al sarcofago)

Ho preparato il disegno della mummia e del suo sarcofago, poi ho provato a costruire il circuito e ha funzionato perfettamente. Ho passato l’idea alla maestra Annarita Piccari, che ha proposto il progetto agli alunni di quarta primaria di Alba. Un successone!

Il laboratorio di tinkering e coding è stato attivato con i fondi del PNRR D.M. 65 per le STEM.