Per un bambino un parco pubblico può sembrare una foresta, un luogo da esplorare come un’avventura, un sentirsi piccolo immerso in qualcosa di grande, come dentro il bosco delle fiabe.
Con questo spirito e queste emozioni i bimbi e le bimbe della scuola dell’infanzia Zavalloni hanno partecipato al bellissimo progetto proposto da Paesaggi Sociali in collaborazione con il Comune di Rimini.
Rivalutare i parchi come luoghi di aggregazione, come opportunità ludiche e formative e non semplici luoghi di transito da attraversare frettolosamente… ecco l’intento.
Il parco come spazio da esplorare perché ricco di biodiversità, da osservare con attenzione perché pieno di sorprese naturali e da vivere come luogo di incontri, come il nostro con Patrizia Magnani.
Con lei abbiamo ascoltato la lettura dell’albo “Guarda Bene” di Letizia Iannaccone così siamo entrati dentro a una dimensione di ascolto che ha introdotto la successiva caccia al tesoro e fatto da cornice al laboratorio con l’argilla e il gesso; qui gli oggetti raccolti suggerivano alle mani, con le loro caratteristiche, i movimenti da compiere.
Nella nostra aula a cielo aperto, avendo come tetto gli alberi, immersi nella calma del verde, ma anche nel brusio mattutino di una città, abbiamo fatto un esercizio di realtà e curiosità, Patrizia ha risposto e poi sollecitato nuove domande e nuove scoperte dimostrando che è attraverso il piccolo che la natura si esprime al meglio, come una sintesi perfetta.
Abbiamo poi, lavorato con entusiasmo e allegria, portando infine, a scuola, con orgoglio, i nostri artefatti.
È stata una mattinata diversa, quelle che ti fanno capire che la scuola deve ampliare la propria offerta formativa di esperienze fuori dalle aule e dalla routine, perché sarà quel fuori che ti darà nuova linfa e nuovi significati da approfondire nel dentro. Uscite che hanno anche un significato simbolico, come a voler dire ai bambini e alle famiglie: vivete la città, guardatela ogni giorno con occhi nuovi e lei saprà stupirvi.
Questa esperienza ci ha permesso di confermare la convinzione che sia necessario lavorare seguendo l’idea di una scuola inserita in sistema formativo integrato che si fa esempio di buone prassi e dialoga costantemente con il territorio determinando una interdipendenza positiva e arricchente.