di Roberta Lombardi
Quante volte ci siamo chiesti: e adesso questo rifiuto dove lo butto?
L’esperienza e il buonsenso sicuramente ci vengono in aiuto, ma possiamo anche utilizzare una risorsa online: l’app Il Rifiutologo di HERA.
Pubblicizzata sui cassonetti, questa app fornisce varie informazioni sul modo corretto di smaltire una lunga lista di imballaggi (prodotti alimentari, materiali per le pulizie, ecc.) che viene costantemente aggiornata.
Quando affronto il tema della raccolta differenziata con i miei alunni di scuola primaria propongo sempre un laboratorio per imparare ad utilizzare Il Rifiutologo.
Per alcuni giorni invito i bambini a portare contenitori vuoti di diverso tipo, soprattutto quelli che possono creare dubbi al momento dello smaltimento. I rifiuti più “difficili” sono quelli composti da diversi materiali: ad esempio la confezione di latte in cartone e plastica; le bombolette spray di metallo con il tappo in plastica; il succo di frutta nel tetra pak.
Per il laboratorio divido i bambini in gruppi da tre e consegno a ogni gruppo:
- una decina di oggetti da differenziare, con almeno due o tre imballaggi composti da più materiali
- una tabella cartacea su cui annotare oggetti e tipo di smaltimento
- un tablet.
Il primo passo è far installare ai bambini l’app. Poi devono entrare nella parte dedicata al riconoscimento degli imballaggi, che avviene fotografando il loro codice a barre. Se il prodotto è registrato sull’app, compaiono le indicazioni per il corretto conferimento, che i bambini devono riportare nella tabella.
Alla fine dell’attività si discutono insieme i risultati.
I bambini in classe devono differenziare tra carta, plastica e indifferenziato.
Dopo questa esperienza, se capita a un bambino di avere dei dubbi sul contenitore in cui gettare l’incarto di una merendina o qualche altro rifiuto come la colla stick finita o la scolorina esaurita, sa che prima deve leggere eventuali istruzioni sull’imballaggio e, in mancanza di informazioni, consultare l’app iI Rifiutologo.
Non sempre si trova una risposta e in quel caso, con la coscienza pulita per aver tentato tutto il possibile, seguiamo il consiglio che ci ha dato un operatore di HERA alcuni anni fa: nel dubbio, si utilizza il bidone dell’indifferenziata.