Il Progetto “Passo dopo passo” 10.2.1A-FSEPON-EM-2017-121 è stato realizzato grazie al PON “Potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa, a supporto dell’offerta formativa” Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE)
Obiettivo specifico – 10.2 – Azione 10.2.1A Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia – Programmazione Fondi Strutturali 2014/2020.
Il progetto, presentato dal nostro istituto nel 2017, ha ricevuto un finanziamento di € 15 246,00 e si è articolato in tre moduli formativi (uno per ciascuna scuola dell’infanzia del nostro istituto) da marzo a giugno 2019.
“Laboratorio di potenziamento linguistico”
Il laboratori di potenziamento linguistico aveva come obiettivo quello di evidenziare precocemente i punti di forza e di debolezza dei bambini nell’ambito di acquisizione delle competenze fonologiche, testuali , comunicative, pragmatiche requisiti fondamentali per l’apprendimento della lettura e della scrittura.
Il gruppo era caratterizzato da bambini di diversa età e quindi le attività sono state calibrate nel rispetto delle esigenze individuali per consentirgli di esprimere al massimo le loro capacità.
Le singole lezioni presentavano alcuni giochi linguistici utilizzando anche materiale strutturato quale: tomboline, memory, puzzle, tessere con immagini di animali o attività quotidiane.
Sono state presentate anche semplici attività motorie con l’utilizzo di palla, cerchi o birilli.
I bambini più gradi utilizzavano anche schede di precalcolo e pregrafismo.
Molte lezioni terminavano con l’ascolto di una storia.
Sono state svolte attività: sulla sillaba iniziale, sul rafforzamento delle vocali, sul potenziamento dell’attenzione visiva ed uditiva, sui contrari, su assonanze e rime. I bambini hanno partecipato attivamente e con entusiasmo confermato dalla assidua presenza del gruppo.
Un pallone a colori
Il modulo è stato rivolto ai bambini di 5 anni della scuola , l’attività è stata preparata dall’esperta Martini Roberta.
Le attività hanno avuto carattere ludico ma soprattutto è stata fatta la scelta di utilizzare uno sfondo fantastico e reale al tempo stesso: il viaggio
Durante la lezione, a sorpresa, attraverso un grande “tappeto magico” (realizzato dai bambini) si volava in un paese diverso, in questo modo il coinvolgimento e la motivazione al fare si sono amplificati dando al bambino la voglia di scoprire ogni volta la nuova destinazione.
La lezione era caratterizzata da routine per dare sicurezza e da novità per incentivare lo stupore e l’energia del fare.
Ogni volta si saliva sul tappetto magico ascoltando una musica tipica del paese, dopo di che venivano richiesti 4 movimenti che corrispondevano al viaggiare con l’aereo, la macchina, la barca e il treno.
Arrivati a destinazione veniva insegnata ai bambini una o più parole del paese, un saluto a cui corrispondeva un gesto e veniva fatta una danza tipica, a volte si indossavano costumi originali, dopo di che si partiva con i giochi, anche questi caratterizzati da elementi propri del paese.
Elemento fondamentale e protagonista è stata il pallone declinato in varie forme, dal palloncino, alla palla sonora, al pallone da basket, ai palloni piccoli e morbidi e/o di spugna ecc, ecc… per raggiungere la padronanza degli schemi motori di base e i movimenti fondamentali del basket…palleggiare, passare, prendere, tirare, lanciare o colpire un bersaglio.
Giochi di cooperazione e non competizione, giochi di coppia e giochi di squadra, era sempre presente un percorso in modo tale che i bambini potessero misurarsi con più materiali e in maniera sempre diversa.
I Giochi cooperativi hanno un’importante funzione sociale, sono infatti giochi diversi da come vedono “giocare”, ossia vivere, gli adulti del loro tempo, frettolosi e in competizione, che essi imitano proprio nelle modalità ludiche; abbiamo scelto questo approccio non perché ognuno arrivasse a fare la stessa cosa ma perché ognuno potesse impegnarsi a suo modo per lo stesso obiettivo, accettando le differenze, così facendo venivano valorizzate le singole diversità, inoltre era possibile per i bambini affermarsi senza vincere e senza perdere e soprattutto senza ostilità, gustando il gioco in quanto gioco, con quella leggerezza che è tipica del ludico.
Venivano a turno nominati due aiutanti che collaboravano con l’esperta per la sistemazione del materiale e delle attrezzature; compito ambito che li ha responsabilizzati e lusingati al tempo stesso.
Dopo di che si salutava il paese ospitante con un saluto nella loro lingua e rifacendo la danza tipica iniziale. L’esperienza della danza ha avuto la funzione di scoprire il corpo in movimenti armoniosi e più fluidi dove l’elemento musica riusciva a coinvolgere e trasportare verso l’altrove.
La lezione terminava con una canzone di saluto e un piccolo girotondo.
I giochi e le attività proposte dall’esperta erano tutte alla portata dei bambini e tutti rivolti al miglioramento della coordinazione, della forza, della resistenza, dell’equilibrio e della flessibilità.
Alla fine del percorso tutti bimbi hanno mostrato più padronanza rispetto le proprie capacità corporee e motorie, maggiore autocontrollo e rispetto delle regole, i bimbi più impacciati hanno avuto dall’esperienza una bella iniezione di fiducia e autostima, inoltre fondamentale è stato apprendere giocando e divertendosi, in un clima disteso senza giudizio. L’atteggiamento dell’esperta calmo, dolce e fermo al tempo stesso ha portato tutti a fare, superando anche qualche difficoltà, paure o timidezze.
La relazione fra i bambini è cresciuta ad ogni incontro, favorendo così, successivamente, il lavoro a classi aperte delle docenti, i bambini sono stati collaborativi e non c’è mai stato un litigio, talvolta certe personalità hanno teso a prevalere ma sono state poste nella condizione di aiutare piuttosto che prevaricare.
E’ stato un percorso coinvolgente, uno strumento di osservazione e conoscenza degli alunni, un’opportunità per le famiglie per accedere a un servizio gratuito e in grado di migliorare la qualità della vita, un esempio di divertimento, un’alternativa valida alle abitudini del quotidiano, un’occasione per conoscere la geografia del mondo soprattutto dal punto di vista antropologico, mostrando la bellezza e l’aspetto avventuroso del viaggio.
Tracce e segni
Il modulo “Tracce e segni” della durata di quindici incontri è stato articolato in tre momenti distinti: attività in salone, che prevedevano giochi motori col corpo; manuali con pitture, colori a cera e a spirito (su poster appesi in sezione) e sul quaderno.
Le attività erano finalizzate a potenziare e migliorare le abilità di pregrafismo e prevenire possibili disgrafie.
Il corso ha apportato benefici a tutti i bambini indipendentemente dalle loro capacità iniziali ed è stato particolarmente efficace per gli alunni con livelli di partenza più bassi.
I momenti vissuti hanno favorito la socializzazione e un coinvolgimento attivo di tutti i bambini che hanno partecipato, con costanza, all’intera durata del progetto. Le tutor e l’esperta concordano nel ritenere che questi aspetti comprovino il fatto che il corso sia stato piacevole e gratificante.