Nell'a.s. 2016/17, seguendo le indicazioni di Programma il Futuro, numerose classi di scuola primaria si sono cimentate nella la programmazione su carta a quadretti.
Documento qui il percorso della classe 2B di Boschetti Alberti.
Le prime attività si sono svolte con vari disegni su quadrati 3×3. I bambini hanno lavorato in varie modalità: tutti insieme, utilizzando la LIM, per apprendere il linguaggio di programmazione; autonomamente, per consolidare le competenze; in coppia, per giocare e sfidarsi.
Dopo aver fatto un po' di pratica, abbiamo fatto la staffetta, come proposta da Programma il Futuro, con la classe divisa in 6 squadre da 4: per i bambini è stato difficilissimo, solo un gruppo è riuscito a scrivere in modo abbastanza corretto l'algoritmo.
Non ci siamo lasciati scoraggiare e abbiamo proseguito con quadrati 5×5.
Basandomi su un intervento del prof. Bogliolo, che suggerisce alcuni modi per semplificare il codice proposto da Programma il Futuro, ho riformulato con i miei scolari l'uso dei simboli (frecce e riempimento). In effetti è stato più semplice codificare e decodificare, perchè ogni riga di codice corrisponde a una riga della carta quadrettata.
Nel primo disegno (il cuore) abbiamo semplificato, in due passaggi, il codice. Nel secondo disegno (il cane) abbiamo lavorato di nuovo insieme, per consolidare il diverso utilizzo dei simboli e introdurre il colore. Nel terzo esercizio i bambini hanno copiato il codice scritto da me alla LIM e hanno poi disegnato l'albero seguendo le istruzioni.
Mentre copiavano il codice, c'è stato questo dialogo.
Melissa: "Ma potrebbe essere un albero?"
Io: "Sì, potrebbe".
Alessandro: "Ma come hai fatto a indovinare, Melissa?"
Melissa: "Eh, ci sono il verde e il marrone… ho pensato a un albero".
Alessandro, con tono molto deluso: "Ah, ma l'hai capito dai colori, allora, non dalle frecce!"
Poichè si stava avvicinando la fine del Carnevale, il 24 febbraio 2017 abbiamo dedicato circa 15 minuti a questo esercizio. La maggior parte dei bambini è riuscita a completare il disegno della maschera in modo corretto; alcuni si sono confusi perchè non hanno saputo interpretare la singola freccia o il singolo simbolo di riempimento.
In questa attività ogni bambino ha inventato un disegno sul quadrato 5×5 e ha scritto i comandi.
Poi abbiamo tagliato le due parti (disegni e comandi) e i bambini si sono scambiati i comandi. Infine i bambini hanno confrontato il proprio disegno con quello del compagno, per verificare se avevano interpretato correttamente il codice. Ovviamente è successo di tutto, perchè alcuni avevano sbagliato a scrivere il codice. Questo problema ci ha dato l'opportunità di fare debugging, riflettendo sulle difficoltà e sull'approccio migliore per codificare.
Ecco un esempio di lavoro che è andato a buon fine.